domenica 24 dicembre 2006

Evasione fiscale

2006 Guardia di Finanza: 6950 gli evasori totali individuati, 15,5 miliardi non dichiarati, Iva evasa per 3,5 miliardi, scoperti 28mila lavoratori in nero.

Bell’Italia, nulla da dire!

I disonesti che le tasse le evadono, si organizzano come possono, oltre ogni etica, oltre ogni morale, che vale sempre per gli altri e mai per se stessi, con tutto ciò che ne consegue in termini di guasti sociali, economici, politici.

Che fare? Non ci sono ricette pronte da proporre. Se non segnalare il dovere morale di una indignazione generalizzata, utile ad ottenere la riscrizione delle regole per una nuova convivenza civile e sociale. Partendo da alcuni punti di forza che vorremmo auspicare siano davvero tali:
un Governo autorevole e riformista,
forze dell’Ordine operanti in rete,
nuova legge elettorale con un proporzionale corretto,
governo pubblico (e non già della criminalità) ,
azione forte della Chiesa cattolica e delle altre religioni di orientamento ed indirizzo delle coscienze
comunicazione qualificata dei mass media nazionali e locali,
lotta al consumismo!

Sarebbe questo un primo inizio, per cambiare un Paese che rischia seriamente di implodere, oltre ogni statistica, oltre ogni pur meritevole azione di contrasto della Guardia di Finanza e degli altri Corpi gloriosi dello Stato, oltre ogni pur lodevole presa d’atto che “Siamo in un momento di preoccupante distacco tra la politica, le istituzioni e i cittadini”, come ha riconosciuto anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante una cerimonia al Quirinale.

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